La Polizia Penitenziaria festeggia 204 anni di attività

Jun

15

2021
Il Corpo di Polizia Penitenziaria festeggia oggi il 204° anniversario della sua nascita
Il Corpo di Polizia Penitenziaria festeggia oggi il 204° anniversario della sua nascita

 

Il Corpo di Polizia Penitenziaria festeggia oggi il 204° anniversario della sua nascita con ritrovata solennità e partecipazione, dopo l’edizione del 2020, fortemente ridotta a causa della pandemia.

La cerimonia, svoltasi presso la Scuola di formazione e aggiornamento del personale ‘Giovanni Falcone’ di Roma, ha rappresentato, pur con le limitazioni ancora presenti, un importante segnale di ripresa e un’occasione per esprimere riconoscenza alla Polizia per il ruolo avuto, durante l’emergenza, nel contrasto alla diffusione del virus nelle carceri. Apprezzamento espresso anche dal Capo dello Stato Sergio Mattarella nel suo messaggio, in cui ha sottolineato come la capacità di intervento e l’indiscussa professionalità degli appartenenti al Corpo abbiano: “Consentito di superare con tempestività ed efficacia i gravi disagi emersi negli istituti penitenziari del Paese“.

Le celebrazioni hanno avuto inizio nella mattinata di ieri al Quirinale, dove il Presidente della Repubblica ha ricevuto il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) Bernardo Petralia,  il Vice Capo DAP, Roberto Tartaglia  e una rappresentanza di appartenenti alla Polizia penitenziaria.

Alla cerimonia di oggi, preceduta dalla deposizione della corona d’alloro alla lapide commemorativa dei caduti, intervenuti la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, il Presidente della Corte Costituzionale, Giancarlo Coraggio, insieme ai vertici dell’Amministrazione Penitenziaria.

Nel corso della manifestazione, il commissario coordinatore Francesco Durante, speaker ‘storico’ della Festa, ha rievocato la storia del Corpo e descritto i tanti suoi reparti di eccellenza come il Gruppo Operativo Mobile, il Nucleo investigativo centrale, l’Ufficio per la Sicurezza Personale e Vigilanza, il gruppo Cinofili, il servizio  Multiconferenze e il servizio Traduzioni dei detenuti (di cui ricorrono i 25 anni dalla costituzione), la Banca Dati Nazionale del DNA senza dimenticare  i gruppi sportivi  delle Fiamme Azzurre  e della squadra di calcio Astrea. Gli  Agenti in prova del 178° Corso, presentati dal Comandante del reparto d’onore, Giovanni Laudadio, sono stati scelti per la sfilata iniziale a rappresentare il  ruolo svolto dalla Polizia Penitenziaria nel garantire la sicurezza negli istituti  e nel partecipare  alla riabilitazione sociale dei detenuti. I tanti compiti istituzionali della Penitenziaria sono stati  poi raccontati con semplicità ed efficacia da bambini, figli di appartenenti al Corpo, nella clip celebrativa realizzata dal regista Fabio Cavalli.

La lettura del messaggio del Presidente della Repubblica ha preceduto gli interventi  della Ministra Cartabia, attenta a ricordare come da sempre  sia importante il motto iscritto nello stemma araldico del Corpo della Polizia Penitenziaria: “Despondere spem, munus nostrum”, ossia “Garantire la speranza è il nostro compito”. “Ma la stessa parola latina munus oltre a significare “compito/dovere” indica anche dono. Il dono della speranza che voi, insieme a tutti gli operatori degli Istituti, potete portare anche laddove non sembra esserci più luce” ha specificato la Guardasigilli – “Nell’ultimo anno tutti noi, in ogni ambito, abbiamo dovuto affrontare sforzi e sfide straordinarie per fronteggiare un fenomeno che nessuno avrebbe potuto immaginare. Ma le donne e gli uomini che ogni giorno indossano questa divisa hanno vissuto e attraversato ogni giorno una realtà particolarmente complessa, già particolarmente sofferente e che con questo flagello ha subito momenti di profonda crisi e di enorme tensione”.

Bernardo Petralia capo del Dap ha poi voluto ringraziare tutto il Corpo di Polizia Penitenziaria, sottolineando l’enorme lavoro svolto durante la pandemia con gravosi turni di servizio, utili a garantire sicurezza, insieme a tutte quelle misure di igiene e prevenzione che con l’Autorità sanitaria hanno consentito di ridurre i contagi. “In questi lunghi mesi il vostro concreto impegno per consentire i colloqui a distanza con i familiari è stato pregevole; in molti Istituti penitenziari siete stati in grado di organizzare in brevissimo tempo spazi adeguati e  collegamenti on line.  Così come vi siete dedicati a consentire che i detenuti continuassero a seguire le attività didattiche, e conosco esperienze di didattica a distanza allestite nelle aule scolastiche e in altri spazi disponibili nel rispetto dei presidi sanitari di sicurezza. Avete usato creatività e spirito di iniziativa, caratteristiche che so, che ho appreso, essere doti che appartengono al profilo professionale e, soprattutto, personale di tutti voi che operate all’interno degli istituti”.

A seguire poi  vi è stata la consegna di onorificenze ad appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria che si sono particolarmente distinti per qualità morali e professionali. Maria Rosaria Marano ha ritirato la Medaglia d’oro al merito civile alla memoria del marito Antimo Graziano, brigadiere degli Agenti di Custodia, ucciso nel 1982 in un agguato della camorra che aveva osato sfidare sottraendosi ai suoi ricatti. Il Vice Sovrintendente del Corpo di Polizia penitenziaria Giuseppe Cutillo ha ricevuto, invece l’Attestato di pubblica benemerenza al merito civile per aver contribuito a salvare, lo scorso 15 agosto, alcuni bagnanti che rischiavano di affogare.

Prima di lasciare la Scuola di Formazione in cui si è tenuto l’evento, il presidente  Coraggio, accompagnato dalla Guardasigilli e dal Capo DAP Petralia ha visitato la teca che, nella piazza d’Armi della scuola, custodisce l’autovettura della strage di Capaci, nella quale persero la vita il Giudice Giovanni Falcone, la consorte e la loro scorta.