Toccare per “sentire” l’arte: gli atleti non vedenti ai Musei Vaticani

Jun

17

2019
Copia della Pietà di Michelangelo
Copia della Pietà di Michelangelo

 

L’arte come esperienza per superare limiti e favorire l’inclusione delle persone con disabilità: ha riscosso un grande successo il progetto che ha coinvolto alcuni atleti non vedenti o ipovedenti appartenenti al gruppo sportivo del Corpo della Polizia Penitenziaria e diversi ragazzi seguiti dall’Istituto Sant’Alessio di Roma. L’iniziativa, resa possibile dalla collaborazione con Musei Vaticani e Athletica Vaticana, associazione sportiva con sede nello Stato Città del Vaticano, ha permesso agli atleti paralimpici e ai ragazzi non vedenti di svolgere una visita “speciale” e di apprezzare molti dei capolavori più conosciuti e ammirati tra quelli custoditi in Vaticano.

Grazie alle descrizioni delle guide del museo e a un innovativo percorso tattile plurisensoriale, i campioni dello sport e i giovanissimi non vedenti hanno potuto godere appieno della bellezza della Pietà di Michelangelo, di cui è stata prodotta una perfetta riproduzione da parte di esperti restauratori. Di altre opere, invece, è stato possibile toccare e ammirare l’originale.

A esprimere gratitudine e apprezzamento per la possibilità offerta agli appartenenti alla Polizia Penitenziaria è stata Annalisa Minetti, medaglia di bronzo nei 1500 metri T11-T12 alle Paralimpiadi di Londra nel 2012: “Grazie alla Fiamme Azzurre e ai Musei Vaticani per l’attenzione nei nostri confronti e soprattutto per averci permesso di comprendere, con il nostro metodo e nonostante le nostre difficoltà, le bellezze della storia. Hanno fatto in modo che il nostro problema diventasse una risorsa. Il progetto ha rappresentato un grandissimo segnale di civiltà”.

Alla visita ha preso parte anche l’ispettore capo Francesco Calabrò, coordinatore della sezione Sport Paralimpici: “E stata una giornata emozionante. I nostri atleti e i ragazzi del Sant’Alessio toccando, accarezzando, le opere hanno colto tutta la meraviglia di questi capolavori. Uno dei partecipanti più giovani da un particolare della figura di Gesù Cristo, la mano destra che tocca una delle pieghe della veste della Madonna, è riuscito a ricostruire e immaginare l’intera composizione della Pietà di Michelangelo, cogliendo come quel corpo ormai esangue fosse in grado ancora di esprimere una qualche forma di vitalità. Sfruttando il tatto ha colto ogni aspetto del gruppo scultoreo, forse ancor di più di quanto non riusciamo a fare noi dotati della vista”.

Un altro momento particolarmente suggestivo del tour è stato quello vissuto all’interno della Cappella Sistina. Grazie al racconto della storia degli affreschi e alla dettagliata descrizione, in particolare, del Giudizio Universale da parte dei dipendenti specializzati messi a disposizione dalla direzione dei Musei Vaticani gli atleti hanno apprezzato tutta la meraviglia dell’opera pittorica del Buonarroti. Per il Corpo della Polizia Penitenziaria hanno partecipato all’iniziativa, oltra ad Annalisa Minetti, Oney Tapia, Niccolò Pirosu, Flavio Soriano, Stefania Caccamo, Fabrizio Cusanno e Giovanni Pili D’ottavio.

L’obiettivo per il futuro, come ha detto Calabrò, è replicare iniziative simili: “Visto il successo del progetto e la risposta di tutti quelli che sono stati coinvolti, contiamo di realizzare altri progetti basati sulla fruizione artistica e sulla pratica sportiva, in modo da far vivere quest’esperienza a molti altri atleti e bambini con disabilità”.