CANTIELLO Gennaro

Gennaro Cantiello, Brigadiere del Corpo degli Agenti di Custodia
Formicola (CE) 16 giugno 1938 - Alessandria 10 maggio 1974.

Il 9 maggio 1974, nella Casa penale di Alessandria, tre detenuti armati di pistole presero in ostaggio sei insegnanti, il medico dell’istituto Roberto Gandolfi, i Brigadieri Francesco Allegrini, Gennaro Cantiello, Pasquale Barbato, il vice Brigadiere Vincenzo Capuano, gli Appuntati Eugenio Aprà, Pietro Caporaso, Andrea Tula, Sebastiano Gaeta e cinque detenuti che si trovavano nei locali della scuola e dell’infermeria. Asserragliati all’interno dell’infermeria insieme agli ostaggi, i sequestratori iniziarono una lunga ed estenuante trattativa con le autorità giunte sul posto. Dopo diverse ore di infruttuosi tentativi, si udirono alcuni spari provenienti dall’infermeria.Temendo il peggio, le autorità decisero di fare irruzione nell’infermeria sfondando la porta. Sotto il fuoco di una violenta sparatoria tra le forze dell’ordine e i rivoltosi, furono trascinati fuori, feriti gravemente, il dott. Gandolfi e il prof. Campi. I rivoltosi, facendosi scudo con gli ostaggi, riuscirono a nascondersi in uno stanzino in fondo al corridoio rendendo impossibile la prosecuzione dell’azione. Il giorno seguente alle ore 17 le autorità decisero di riprendere l’azione di forza interrotta il giorno precedente. L’epilogo fu tragico. Nel corso dell’assalto rimasero uccisi l’assistente sociale Graziella Vassallo Giarola, che si era spontaneamente offerta di dialogare con i detenuti, il Brigadiere Gennaro Cantiello, che, nonostante avesse le mani legate, portò in salvo il prof. Campi durante la sparatoria nell’infermeria e tornò volontariamente indietro, tra gli ostaggi, per impedire che i rivoltosi uccidessero altre persone se non fosse rientrato nei locali dell’infermeria. L’Appuntato Sebastiano Gaeta rimase ucciso nel tentativo di fare da scudo, con il proprio corpo, agli altri ostaggi.  Il dott. Roberto Gandolfi perse la vita il giorno dell’irruzione. Dei tre detenuti che avevano inscenato la rivolta due rimasero uccisi nel corso dell’assalto.

Riconosciuto "Vittima del Dovere" dal Ministero dell'Interno, ai sensi della Legge n.748/1972, l’11 novembre 1974.

L’11 novembre 1974 il Brigadiere Gennaro Cantiello è stato insignito di Medaglia d'Oro al Valor Militare alla Memoria.

Motivazione: Brigadiere degli agenti di custodia, catturato tra gli ostaggi presi da detenuti armati in rivolta, nonostante avesse le mani legate, raccoglieva da terra il medico del reclusorio ferito a morte e, incurante del fuoco dei criminali, lo trasportava a portata del personale non coinvolto che provvedeva a soccorrerlo e ad inviarlo in ospedale. Rientrava poi volontariamente tra gli ostaggi per evitare che i ribelli mettessero in atto la minaccia di fare altre vittime se il sottufficiale non fosse tornato indietro. Nel drammatico epilogo della vicenda perdeva la vita. Fulgido esempio di alto senso del dovere e di consapevole sprezzo del pericolo. Alessandria, 9 - 10 maggio 1974.

A Gennaro Cantiello, unitamente a Sebastiano Gaeta, è intitolata la casa circondariale di Alessandria.