GAETA Sebastiano

Sebastiano Gaeta - Appuntato del Corpo degli Agenti di Custodia
Aiello del Sabato (AV) 18 gennaio 1926 - Alessandria 10 maggio 1974

Il 9 maggio 1974, nella Casa penale di Alessandria, tre detenuti armati di pistole presero in ostaggio sei insegnanti, il medico dell’istituto Roberto Gandolfi, i Brigadieri Francesco Allegrini, Gennaro Cantiello, Pasquale Barbato, il vice Brigadiere Vincenzo Capuano, gli Appuntati Eugenio Aprà, Pietro Caporaso, Andrea Tula, Sebastiano Gaeta e cinque detenuti che si trovavano nei locali della scuola e dell’infermeria. Asserragliati all’interno dell’infermeria insieme agli ostaggi, i sequestratori iniziarono una lunga ed estenuante trattativa con le autorità giunte sul posto. Dopo diverse ore di infruttuosi tentativi, si udirono alcuni spari provenienti dall’infermeria.Temendo il peggio, le autorità decisero di fare irruzione nell’infermeria sfondando la porta. Sotto il fuoco di una violenta sparatoria tra le forze dell’ordine e i rivoltosi, furono trascinati fuori, feriti gravemente, il dott. Gandolfi e il prof. Campi. I rivoltosi, facendosi scudo con gli ostaggi, riuscirono a nascondersi in uno stanzino in fondo al corridoio rendendo impossibile la prosecuzione dell’azione. Il giorno seguente alle ore 17 le autorità decisero di riprendere l’azione di forza interrotta il giorno precedente. L’epilogo fu tragico. Nel corso dell’assalto rimasero uccisi l’assistente sociale Graziella Vassallo Giarola, che si era spontaneamente offerta di dialogare con i detenuti, il Brigadiere Gennaro Cantiello, che, nonostante avesse le mani legate, portò in salvo il prof. Campi durante la sparatoria nell’infermeria e tornò volontariamente indietro, tra gli ostaggi, per impedire che i rivoltosi uccidessero altre persone se non fosse rientrato nei locali dell’infermeria. L’Appuntato Sebastiano Gaeta rimase ucciso nel tentativo di fare da scudo, con il proprio corpo, agli altri ostaggi.  Il dott. Roberto Gandolfi perse la vita il giorno dell’irruzione. Dei tre detenuti che avevano inscenato la rivolta due rimasero uccisi nel corso dell’assalto.

Riconosciuto "Vittima del Dovere" dal Ministero dell'Interno ai sensi della Legge n.748/1972, il 24 febbraio 1975 l’Appuntato Sebastiano Gaeta è stato insignito di Medaglia d'Argento al Valor Militare alla Memoria.

Motivazione: Appuntato degli Agenti di custodia, catturato come ostaggio da detenuti armati in rivolta, di fronte alle efferate minacce serbava contegno calmo, dignitoso e coraggioso, invitando gli ostaggi civili che supplicavano le responsabili Autorità di accettare le condizioni poste dai rivoltosi, a non umiliarsi. Nell’epilogo della drammatica vicenda, scatenatasi la furia omicida dei delinquenti, nell’intento d’evitare una strage completa faceva scudo col proprio corpo agli altri ostaggi, sacrificando così la propria vita. Luminoso esempio di civiche virtù e di elevato senso del dovere. Alessandria, 9-10 maggio 1974.

A Sebastiano Gaeta, unitamente a Gennaro Cantiello, è intitolata la casa circondariale di Alessandria.