All’esterno delle mura del carcere un pallone con dentro 16 telefonini

set

03

2020
Il materiale ritrovato dagli agenti
Il materiale ritrovato dagli agenti

 

Continua la ‘sfida’ tra la Polizia Penitenziaria e chi cerca di introdurre materiale non autorizzato all’interno del casa circondariale di Avellino. Anche in occasione dell’ultimo episodio, avvenuto la notte scorsa, il reparto comandato dal Dirigente della Polizia Penitenziaria Antonio Napolitano si è dimostrato all’altezza della situazione.

A raccontare l’evento, in sua assenza, è il vice comandante Stefania Cucciniello: “E’ successo tutto verso le 3,15, quando l’addetto alla Sala Regìa ha riscontrato i movimenti sospetti di una vettura all’esterno del carcere”. L’auto stava effettuando diversi giri, rallentando in prossimità degli angoli protetti dall’oscurità: “Il responsabile della sorveglianza generale ha subito avvertito il comandante e poi è intervenuto con l’autopattuglia di servizio, allertando nel contempo i carabinieri poiché si trattava di zona fuori dell’intercinta”.

La macchina con i tre occupanti è stata bloccata dagli agenti penitenziari e, una volta giunti sul posto i carabinieri, sono proseguiti i controlli: “Con l’aiuto delle telecamere i colleghi hanno rifatto il percorso dell’auto e presso la cinta muraria è stato rinvenuto un pallone rosso, di tipo Supersantos, chiaramente manomesso e contenente la strumentazione telefonica”.

Nel dettaglio si trattava di 4 smartphone, 3 telefonini e 9 microtelefoni, oltre all’attrezzatura di supporto consistente in un display per smartphone, una sim card, due caricabatterie e 7 cavetti usb. “Il materiale è stato sequestrato – aggiunge la dottoressa Cucciniello – ma gli accertamenti per individuare eventuali destinatari tra i detenuti sono ancora in corso”.

Il carcere di Avellino, rimasto immune alle violente proteste di inizio marzo, di recente è stato teatro di altri tentativi del genere, particolarmente ‘creativi’: in giugno 25 microtelefoni occultati in un sottopentola e anche venerdì scorso, 28 agosto, un drone è stato individuato grazie alle luci notturne e poi costretto alla fuga dalla sorveglianza.