Bordignon si conferma: forza e carattere per sollevare il mondo

giu

17

2019
Giorgia Bordignon durante la gara degli Assoluti di Vercelli
Giorgia Bordignon durante la gara degli Assoluti di Vercelli

 

E’ sempre lei, Giorgia Bordignon, la reginetta della pesistica italiana: una “ragazzina” di 32 anni – un ventennio di attività alle spalle – e ancora capace di divertirsi in una specialità durissima e da noi ancora con poco appeal mediatico, nonostante la massa di praticanti da palestra. Varesina di Gallarate, dopo l’ingresso nella Polizia Penitenziaria, nel settembre 2010, Giorgia ha compiuto una scelta di vita: è scesa in Puglia per allenarsi con il tecnico delle Fiamme Azzurre Alessandro Ficco – già olimpico a Sydney 2000 – nell’impianto di Valenzano, vicino Bari. Scelta indovinata e sabato scorso ha aggiunto due titoli italiani – strappo e slancio – agli Assoluti di Vercelli: due prestazioni tecniche, rispettivamente 101kg e 125kg, che la proiettano sempre più su nel ranking verso Tokyo 2020.
La classifica per la carta olimpica è ancora relativamente giovane: da qui alla fine delle qualifiche saranno valide le quattro gare migliori e lei è ancora ampiamente in corsa per timbrare la sua seconda presenza ai Giochi. A Rio de Janeiro, tre anni fa, è diventata la miglior azzurra nella storia del sollevamento pesi con il sesto posto in finale: un piazzamento consolidato dalle tre medaglie conquistate agli Europei di Bucarest un anno fa (oro dello strappo, argento nello slancio e nel totale). Una chiosa, dovuta: nella gara olimpica si tiene conto solo del totale delle due alzate (appunto il “totale olimpico”), mentre nelle altre gare internazionali si fanno tre classifiche distinte e si assegnano medaglie per ciascuna. Altra avvertenza: dall’anno scorso le fasce di peso sono cambiate e con esse le gerarchie, ragion per cui la fiamma azzurra è dovuta scendere dai 69kg di Rio e Bucarest ai 64kg di oggi. Agli ultimi Europei, quelli di aprile a Batumi, la nostra campionessa ha vinto ancora una medaglia nella nuova categoria, il bronzo nello strappo: ma in Georgia erano rientrate dalla squalifica internazionale per “doping di squadra” quattro nazionali di grande tradizione in questa disciplina, tra cui le fortissime (e controverse) russe.
Giorgia è fatta così, la prende con sportività, non fa dietrologie: pensa solo a dare il meglio per sé e per l’Italia, le polemiche per un settore storicamente martoriato – e mortificato – dalla piaga del doping non la toccano. E pensa ai Giochi Olimpici, il traguardo di qualsiasi atleta: c’è un altro aspetto che la conforta in vista di Tokyo 2020 ed è l’aver fatto ai Tricolori di Vercelli il miglior punteggio “Sinclair”, la tabella internazionale che mette in comparazione le prestazioni ottenute nelle diverse fasce di peso, compensando le differenze fisiche su base numerica. In pratica, a livello assoluto, i 101kg di strappo alzati nei 64kg valgono più di 131 e i 125kg dello slancio oltre 162.