Droga e cellulari nel carcere di Sanremo: operazione del Nic

lug

07

2020
Agenti del Nucleo Investigativo Centrale
Agenti del Nucleo Investigativo Centrale

 

Il Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria di Roma, supportato nella fase esecutiva dai Nuclei Investigativi Regionali di Torino e Bari, dal personale del carcere di Sanremo e dal Nucleo cinofili di Asti, ha dato esecuzione a quattro misure di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Imperia su richiesta della Procura della Repubblica.

L’operazione, denominata “Dealer”, nasce alla fine del 2018 quando, all’interno dell’istituto penitenziario sanremese, vengono rinvenuti numerosi apparati cellulari e sostanza stupefacente.

Le indagini avviate, con l’ausilio di attività tecniche, hanno permesso di comprendere le dinamiche con cui un agente di Polizia Penitenziaria in servizio nell’istituto procurava e consegnava i telefoni e la droga ai detenuti che all’interno del carcere avevano creato un vero e proprio commercio.

L’agente, a sua volta, in cambio di droga provvedeva a procurare gli stupefacenti e i cellulari all’esterno, tramite i parenti dei detenuti stessi, e poi si occupava della consegna all’interno del carcere dove il traffico veniva gestito in cambio di somme di denaro da parte di altri detenuti attraverso versamenti o ricariche Postepay effettuate all’esterno dai familiari.

Nel corso di diversi mesi di indagine numerosi sono stati i telefoni rinvenuti e sequestrati all’interno dell’istituto e cospicue le cessioni di sostanza stupefacente, cocaina e hashish, che l’agente coinvolto recapitava a un detenuto: era il padre di quest’ultimo, impegnato a gestire traffici di spaccio all’esterno, a far recapitare la droga al figlio.

Da qui la richiesta del Gip di emettere ai danni degli indagati quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere: a essere coinvolti, oltre all’agente di Polizia Penitenziaria, due cittadini albanesi e uno di nazionalità rumena.