Nucleo Investigativo Centrale

Il Nucleo Investigativo Centrale è incardinato nell’ambito dell’Ufficio del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Il Nucleo Investigativo Centrale ( acronimo N.I.C.) è un reparto specializzato della Polizia penitenziaria che, come Servizio Centrale di Polizia giudiziaria, si occupa, in via prioritaria, di indagini in materia  di criminalità organizzata e terrorismo o che, in ragione della particolare complessità, non possono essere svolte dai reparti territoriali di Polizia penitenziaria.
Istituito con D.M. del 14 giugno 2007 è stato riorganizzato con il D.M. 28 luglio 2017, che ha stabilito le misure per la riorganizzazione  delle strutture, delle funzioni del Nucleo Investigativo Centrale e delle articolazioni territoriali, in attuazione dell’art. 11, comma 2, lettera b) del D.M. 2 marzo 2016.
Come Servizio Centrale di Polizia giudiziaria svolge, in via continuativa e prioritaria, le funzioni di polizia giudiziaria indicate nell’art. 55 c.p.p., alle dipendenze funzionali e sotto la direzione dell’autorità giudiziaria, per fatti di reato commessi in ambito penitenziario o, comunque, direttamente collegati ad esso. L’attività investigativa, di iniziativa o su delega dell'Autorità giudiziaria, è di regola svolta dal N.I.C. relativamente a:
a. delitti di criminalità organizzata nazionale e internazionale;
b. delitti di terrorismo, anche internazionale, ovvero di eversione dell’ordine costituzionale;
c. indagini per fatti che riguardano più istituti penitenziari ovvero interessano ambiti territoriali eccedenti la regione in cui è situato l’istituto;
d. indagini di speciale complessità che richiedono necessariamente l’impiego del N.I.C.

Il N.I.C., oltre a coordinare operativamente le attività di indagine delle 11 articolazioni regionali, è anche un osservatorio investigativo privilegiato, che attraverso l'analisi e il raccordo informativo studia le dinamiche dei fenomeni criminali, del terrorismo interno, del terrorismo internazionale e della radicalizzazione e del proselitismo in carcere, a tutela della sicurezza penitenziaria e pubblica.