30 anni fa la riforma che istituì il Corpo di Polizia Penitenziaria

dic

15

2020
Agenti del Corpo di Polizia Penitenziaria
Agenti del Corpo di Polizia Penitenziaria

 

“Il 15 dicembre di trent’anni fa una legge dello Stato sanciva il passaggio dal Corpo degli Agenti di Custodia al Corpo di Polizia Penitenziaria“. Queste le parole di Bernardo Petralia, Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, nel giorno del trentesimo anniversario della nascita del Corpo. “Si ponevano in tal modo le basi – aggiunge il Capo del DAP – per una riforma più moderna e attuale del ruolo, dell’operato e del riconoscimento dell’impegno di migliaia di donne e uomini che ogni giorno lavorano nelle carceri italiane (e non solo) con l’obiettivo di garantire la sicurezza dei cittadini e il percorso rieducativo che la Costituzione garantisce ai detenuti”.

“Al tempo stesso – conclude Petralia – quella legge istituiva il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, dando finalmente un nome e un’organizzazione più consona e moderna all’istituzione che è chiamata ad assicurare il buon funzionamento di tutto l’universo penitenziario all’interno del Ministero della Giustizia. Una Casa, della cui Famiglia mi onoro di essere parte. Auguri quindi alle donne e agli uomini che hanno fatto parte, che attualmente compongono e che presto entreranno nel Corpo della Polizia Penitenziaria!”.

In quella legge 15 dicembre 1990 n.395, che ha per titolo Istituzione del Corpo di polizia penitenziaria, e che stabiliva lo scioglimento del Corpo degli Agenti di Custodia e, appunto, la nascita del Corpo di Polizia Penitenziaria, straordinaria rilevanza ha il contenuto dell’articolo 2 della legge 15 dicembre 1990 n.395: “Il personale del disciolto Corpo degli agenti di custodia e quello del soppresso ruolo delle vigilatrici penitenziarie entrano a far parte del Corpo di polizia penitenziaria, secondo le modalità e in base alle norme di inquadramento indicate nella presente legge”.

In realtà la Polizia Penitenziaria di anni ne ha più di 200 in quanto la sua nascita si fa coincidere con le regie patenti del Regno di Sardegna, anno 1817, che costituivano le Famiglie di giustizia, ossia il primo esempio di corpo carcerario del Regno d’Italia. Nel 1873 fu invece creato il Corpo delle guardie carcerarie, poi riformato nel Corpo degli agenti di custodia (1890). Nel 1923 l’amministrazione passa dal Ministero dell’interno al Ministero di giustizia (che allora si chiamava Ministero di grazia e giustizia).