Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: convegno CPO

nov

23

2022
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Presso l’aula Minervini del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, si è tenuto il Convegno “Nella tana del lupo” organizzato dal Comitato per le Pari Opportunità della Polizia penitenziaria (CPO) per le celebrazioni del 25 novembre “Giornata internazionale contro la Violenza sulle Donne”.

Dopo il saluto da parte del Vice Capo DAP Carmelo Cantone, la Presidente del CPO Antonella Paoloscia ha introdotto i lavori. Essenzialmente tre i temi trattati, tutti espressione delle azioni positive condotte dal CPO nazionale negli ultimi anni:

1. Codice contro le molestie sessuali sul luogo di lavoro diffuso a gennaio scorso su tutto il territorio nazionale e nomina delle/i Consigliere/i di fiducia a cura dei Provveditorati affinché ogni donna sappia a chi rivolgersi per tutelare la propria dignità e serenità lavorativa (v. intervento di Irene Marotta del CPO con alcuni dati sui procedimenti a carico di dipendenti che sono certamente sottostimati per la mancanza di un organo di tutela);

2. Pari opportunità di progressione in carriera, con la proposta di modifica normativa dell’art. 6 della L. 395/1990 sull’ordinamento del Corpo e della tabella organica del D.Lgs 443/92 in modo da reclutare gli Ispettori senza differenza di genere e aumentare fino al 30% la componente femminile che accede al Corpo (v. intervento di Antonella Orlando del CPO/UIL che spiega come si debba superare la base di calcolo ancorata alla detenzione femminile ed i riflessi economici di questa discriminazione);

3. Formazione della polizia penitenziaria e degli altri operatori come previsto dalla L. 69/19 cd codice rosso sul trattamento psicologico dei sex offenders e maltrattanti, perché non ci può essere una vera tutela della vittima senza una presa in carico immediata del suo autore per la valutazione del rischio di recidiva con un metodo scientifico condiviso con le altre forze dell’ordine e a misura del sistema penitenziario - come ad es. il Sara-plus - e un trattamento riabilitativo adatto al singolo caso (v. interventi di Amelia Ciompi sui progetti di ricerca e intervento realizzati negli istituti anche con fondi europei e di Lucia Avantaggiato sulla formazione come “inizio del trattamento”).

Laura Calafá ha indicato con grande chiarezza i punti centrali della funzione della Consigliera di fiducia, “sentinella dell’ascolto”, istituita non solo per tutelare la vittima, ma anche per prevenire i comportamenti molesti attraverso il miglioramento organizzativo del contesto in cui si opera. “Trattasi di strumenti concreti orientati a favorire il generale benessere del personale – ha affermato Massimo Parisi – e in questo ambito utile sarebbe incentivare il funzionamento degli asili nido aziendali”; al fine di rendere concreto ed efficace il funzionamento di questa nuova risorsa, sono stati stanziati appositi fondi dedicati alla salute ed al benessere del personale. E’ stata emanata anche una direttiva per sensibilizzare le Direzioni all’impiego delle donne in tutti i posti di servizio.

Rossana Fabrizio - per il Dipartimento per le Pari opportunità della PCM - ha ricordato che con la legge di bilancio 2022 sono stati stanziati 9 milioni di euro per la realizzazione di progetti, nell’ambito del Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023, e

 finalmente la Conferenza Stato/Regioni ha individuato i requisiti minimi dei Centri di Ascolto Uomini Violenti necessari per accedere ai fondi assegnati alle Regioni. Al riguardo Alessandra Pauncz grazie alla propria esperienza con i CAUV in campo internazionale, ha evidenziato la complessità del percorso di consapevolezza che devono affrontare gli uomini violenti e l’importanza che gli psicologi e gli operatori siano altamente specializzati sulla materia, anche quelli ex art. 80 O.p.; alla valutazione del rischio di recidiva deve seguire un intervento continuativo ed in rete con i servizi del territorio.

Gemma Tuccillo, Capo Dipartimento della Giustizia minorile e di Comunità, ha evidenziato come la giustizia riparativa sia uno strumento utile per sanare i conflitti quando si tratta di minorenni, vittime ed autori, grazie anche ai protocolli per l’affidamento in strutture ad hoc. Sono tanti i progetti in campo di cui ha parlato Alessandra Fralleoni, specifici per gli autori minorenni uomini e donne che spesso sono stati vittime loro stessi, per costruire percorsi di recupero anche con le famiglie; per i minori non ci sono reati ostativi alla concessione delle misure di comunità.

Significativa la presenza dei vertici ministeriali. Secondo il Vice Ministro Francesco Paolo Sisto “la proposta di aumentare il numero delle donne nel Corpo è ragionevole perché rende più razionale la sua organizzazione”. Per il Gabinetto, Federica Fiorillo ha espresso apprezzamento per lo spessore del convegno e per le iniziative del CPO e dell’Amministrazione penitenziaria poiché rientrano perfettamente nel quadro di azioni che sta portando avanti il Ministero contro la violenza; col decreto del 4 ottobre scorso sono ripresi anche i lavori dell’Osservatorio permanente. Entrambi hanno voluto esprimere la vicinanza del Ministero alla realtà operativa delle carceri dove le persone lavorano e soffrono, e la portata innovativa delle proposte in campo per favorire le pari opportunità.

Sferzante e commovente e la testimonianza di Fereshteh Rezaeifar dell’Associazione Donne libere iraniane sulla drammatica situazione delle donne in Iran, con i volti, la musica e le parole delle persone arrestate, la paura ed il coraggio delle ragazze al cospetto della “Polizia morale”; come anche la regista e attrice Enrica Rosso con la sua lettura di alcuni brani e l’interpretazione magistrale e toccante di Desdemona nel brano di Christine Bruckner su “ l’ultimo quarto d’ora nella camera del generale Otello “.

Un cambiamento si impone anche nel mondo dello sport, come ha raccontato l’atleta e campionessa delle Fiamme Azzurre Zahynab Dosso, riguardo alla festosità e incoraggiamento che circonda le vittorie maschili rispetto alle analoghe conquiste delle donne e il diverso peso dei diritti e della medaglia stessa.

Anche le Organizzazioni sindacali hanno partecipato al convegno e in particolare Roberto Moretti dell’USPP secondo cui i tempi sono maturi per inserire strumenti di garanzia delle pari opportunità nei contratti e riconoscere il ruolo del CPO che va rilanciato per tutelare e dare voce a chi lavora in trincea fra mille difficoltà e discriminazioni.

A chiusura del convegno, che ha visto più di 50 collegamenti da remoto fra istituti, uffici e ospiti oltre i presenti, la Presidente ha evidenziato che tutte le proposte e le azioni positive del CPO sono frutto di studio e dibattito sulle segnalazioni che arrivano dalle sedi decentrate, e in condivisione anche con i sindacati di categoria, sia per la composizione paritetica del CPO sia perché materie che rientrano nell’Accordo quadro nazionale per il cui rinnovo il CPO ha già prodotto dei contributi. Ha ribadito quindi la presenza del Comitato ai tavoli e commissioni in materia ed una organizzazione del CPO più snella e stabile per dare maggiore voce, valore e continuità all’azione. Col saluto della Rete nazionale dei CUG ha chiuso i lavori alle 13,30 ringraziando tutti i partecipanti.

Locandina