Russo: “Penitenziaria, Polizia di legalità e diritti”

mar

11

2024
Russo: “Penitenziaria, Polizia di legalità e diritti”
Russo: “Penitenziaria, Polizia di legalità e diritti”

 

E’ stata preceduta dal deposito della corona d’alloro al sacello del Milite ignoto da parte del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove e introdotta dal messaggio di saluto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la 207° ricorrenza della nascita del Corpo di Polizia penitenziaria, svoltasi quest’anno a piazza del Popolo che, da ieri, ha ospitato stand ed esibizioni.

“La Polizia penitenziaria concorre, in maniera encomiabile, al ruolo prezioso di tutela della convivenza civile della nostra comunità – ha scritto il Capo dello Stato – spesso in condizioni oggettivamente difficili, opera quotidianamente, in un contesto di criticità del sistema carcerario italiano, con spirito di servizio e abnegazione per garantire condizioni di sicurezza e rispetto della vita dei detenuti, in attuazione del principio costituzionale della funzione rieducativa della pena”.

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“C’è un pezzo di Repubblica che vive e opera nelle nostre 190 carceri e nei nostri 17 istituti penali minorili. Ci sono migliaia di servitori dello Stato, donne e uomini che ogni giorno indossano le divise, che varcano quei cancelli per prestare il loro alto servizio alla comunità” ha esordito nel suo intervento il ministro della Giustizia Carlo Nordio che,  nel ricordare il “lacerante problema dei suicidi” ha sottolineato il ruolo della Polizia nell’impedirne molti. “Si parla molto dei suicidi in carcere ma si parla poco di quelli che voi avete evitato con la vostra sensibilità con la vostra professionalità con la vostra lungimiranza e con la vostra intelligenza”.

Il Guardasigilli ha messo in luce una peculiarità della Polizia penitenziaria non sempre evidente :“ Siete un Corpo che riassume tutte le funzioni della polizia. Vi occupate di sicurezza, avete una funzione giudiziaria e anche investigativa”. Una caratteristica sottolineata anche dal Capo del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria Giovanni Russo che ha definito la Penitenziaria “Polizia di legalità, Polizia dei diritti, proprio a partire dalla Costituzione. Espressione di quei principi su cui si fonda la nostra Repubblica: un  Corpo a cui “viene chiesto di tenere al sicuro la comunità esterna, di garantire la sicurezza all’interno degli istituti e di contribuire a quel percorso di rieducazione e reinserimento nella società a cui i nostri Padri Costituenti – con rara e illuminata saggezza – hanno previsto che sia finalizzata la pena in carcere.”

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Russo ha posto l’accento su recenti importanti risultati conseguiti dal Corpo. Tra questi, la  recente ammissione della Polizia penitenziaria nel Comitato interministeriale per la sicurezza dei trasporti aerei e degli aeroporti (CISA). Decisione presa all’unanimità dallo stesso Comitato che ha recepito un deciso impulso del Ministro Nordio.

Grande spazio dedicato alla memoria dei caduti nell’intervento del Capo DAP che ha annunciato l’intitolazione  di diversi Istituti penitenziari a Vittime del dovere. Porterà il nome di  Nicandro Izzo, ucciso dalla camorra a Poggioreale nel 1983, l’istituto di Viterbo, mentre a Michele Gaglione sarà dedicata la casa circondariale di Benevento e ad Alfredo Paragano quella di Vallo della Lucania. Nei giorni scorsi, inoltre,  è stata intitolata la caserma degli agenti della Scuola di formazione “Giovanni Falcone” di Roma alla memoria di Immacolata Cavagnuolo, prematuramente scomparsa lo scorso anno proprio nella Scuola dov’era ospitata nei giorni di preparazione della Festa del Corpo.

Al termine della cerimonia la consegna da parte dei sottosegretari Francesco Paolo Sisto, Andrea  Ostellari e Andrea Delmastro Delle Vedove di onoreficenze ad appartenenti del Corpo di Polizia penitenziaria che si sono particolarmente distinti nell’esercizio delle loro funzioni.